mercoledì 20 giugno 2007
Monza in Bici
Ricevo dal comandante Massimo Benetti, Presidente dell'Associazione Monza in Bici, alla quale mi onoro di appartenere, e pubblico molto volentieri. I grassetti sono miei. GP
Una nuova giunta amministrativa si sta insediando a Monza.
Salutiamo la giunta uscente che ringraziamo per gli interventi realizzati per favorire una mobilità dolce e sicura nella nostra città e nel contempo chiederemo alla prossima di continuare, senza pregiudizi di carattere politico, quanto è stato iniziato in questi ultimi anni. Favorire questo processo significa pensare a Monza e ai suoi cittadini; mettere a disposizione delle biciclette le necessarie strutture, come viene ormai fatto in tutta Europa, significa regalare ai monzesi una città più pulita e più vivibile.
I problemi legati al traffico sono numerosi e per contrastarli, non come unico rimedio, è necessario favorire la ciclabilità che rappresenta il più efficace antidoto a questo stato di cose. Le strade, o come meglio desideriamo chiamare noi, gli spazi, quelli che troviamo quando usciamo di casa, non devono necessariamente essere piste di traffico caotico, ma appunto spazi dove i cittadini possano incontrarsi e favorire la socialità di cui abbiamo estremo bisogno.
Non ci sono cittadini di serie A e di serie B, teoricamente, in realtà il cittadino che sale sulla propria bicicletta, non inquinante, non rumorosa, lenta ma efficace, è un cittadino discriminato che non ha più diritti . Noi chiederemo alla prossima giunta che anche ciclisti e pedoni abbiamo i propri diritti riconosciuti e naturalmente anche i doveri, pari dignità.
Gli spazi di cui sopra, dovranno essere a disposizione di tutti, pedoni, automobilisti, ciclisti, motociclisti, camionisti ecc…. e non solo di una categoria, quella dei cittadini automobilisti, che negli ultimi quarant’anni hanno visto dilagare il loro potere fino a trasformare le nostre città in un inferno di smog e rumore.
Le nostre città e Monza non è un’eccezione, si sono rimodellate a misura d’auto, ma l’uomo consapevole o no di questo, non sopporta questa situazione di vita e deve ricorrere sempre più a farmaci e placebo per sopravvivere. Per non parlare di aspetti più tristi come le malattie degenerative causate dall’inquinamento atmosferico e gli incidenti invalidanti o addirittura mortali. Questi ultimi sono diminuiti sensibilmente a Monza e questo ci fa capire che quella intrapresa è la direzione giusta, che non dobbiamo abbandonarla solamente perché una giunta di altro colore l’ha iniziata.
L’attuale sindaco Mariani, tra l’altro, ha aderito al nostro documento programmatico inviatogli prima delle ultime elezioni, e questo ci fan ben sperare rispetto alle intenzioni della giunta che sarà varata nei prossimi giorni. Superiamo tutti insieme il preconcetto che la bicicletta sarebbe sinonimo di povertà o di estrema lentezza (prove pratiche dimostrano il contrario) o che la bici va utilizzata solo la domenica per la gita con la propria famiglia. Centinaia di ciclisti pedalano la domenica per le strade della Brianza, e lunedì……tutti in auto.
La bicicletta è un efficientissimo mezzo di locomozione, silenzioso e pulito che contribuisce a diminuire l’effetto serra causa di estreme conseguenze pericolose purtroppo per il nostro pianeta. Abbiamo esempi bellissimi, senza scomodare il nord Europa perché sarebbe troppo facile, qui la distanza è enorme, ma anche in Italia città come Ferrara o Bolzano e molte città dell’Emilia hanno adottato le biciclette loro amiche. Anche la Spagna, da tempo ritenuta meno attenta a queste problematiche, ha superato di gran lunga la nostra Italia in fatto di ciclabilità, costruendo centinaia di chilometri di piste ciclabili e mettendo a disposizione numerosissime biciclette a noleggio (Barcellona è un esempio lampante). Ma vicino a noi Cologno monzese o San Donato sembrano città olandesi.
E i cittadini di Monza rispondono molto bene all’offerta; infatti nell’ultimo censimento realizzato dalla nostra associazione, con 8500 passaggi di biciclette in una breve mattinata di 3-4 ore, abbiamo registrato un incremento del 31% rispetto all’anno passato. Il 13% circa degli spostamenti in città avvengono sulla bicicletta. E’ come le strade, se costruiamo nuove strade, queste attirano nuove auto sempre più, ma se costruiamo nuove piste ciclabili, e Monza ha bisogno di una rete completa di piste ciclabili, attireremo sempre più ciclisti con i benefici che ora possiamo immaginare. Accanto alle ciclabili interventi di moderazione del traffico e zone a 30 km/h diffusi in tutti i quartieri, le “zone a 30” non devono essere un’eccezione ma una regola, soluzione ideale dove e' più difficile inserire una ciclabile.
Il cittadino come cittadino, chiede per cambiare più sicurezza per l’adulto, l’anziano e il bambino . Questo è il passaggio necessario e attraverso queste realizzazioni avremo anche una città più bella. Ricordando il messaggio gandhiano: "Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo".
Massimo Benetti - presidente MONZAinBICI-FIAB
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