martedì 29 maggio 2007
Inghiottire il rospo
Bene, anzi male.
La serata di ieri ci ha fatto scoprire che stavamo remando controvento.
Contro un forte vento di destra, che soprattutto in Lombardia ha portato molti a votare come se fossero elezioni nazionali e non locali. Niente da dire, è passato il loro messaggio, quello più ideologico e meno concreto.
Michele Faglia è stato votato da oltre di 5.000 monzesi in più, rispetto a cinque anni fa, ma non è bastato. Ora dobbiamo prenderne atto.
E prima di tutto ringraziare Michele, i suoi assessori ed i consiglieri comunali uscenti, che per cinque anni hanno dimostrato che una Monza diversa è possibile.
Spero che tutti loro decidano di mettere ancora la loro esperienza a disposizione della città.
Ora chi governerà Monza ha l'arduo compito di dimostrare di essere altrettanto bravo, e non so se ci riuscirà.
Ci riuscirà meglio se noi non ci faremo abbattere e resteremo vigili, attivi e pronti a dare il nostro contributo, in positivo se ce ne sarà la possibilità e di contrasto se necessario.
Sempre all'interno delle regole della democrazia, del buon senso e dell'interesse di Monza, perchè non siamo quelli che mangiano la pizza nell'aula del Consiglio o sabotano i microfoni.
Abbiamo ben altri argomenti.
Teniamo duro
Gimmi
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9 commenti:
Caro Gimmi
che invidia..la tua lucidità...che già ci dice cosa e come dovremo fare in futuro...contro la mia visceralità..che mi far star male dentro e fuori...condivido tutto ma proprio tutto con la testa...ma non con il cuore..dacci tempo "vecchio saggio" e poi (speriamo) cotnueremo insieme un peercorso..anche se non so dove, con chi come...
Grazie per la tua compagnia nella lista, per il tuo blog seppur da me poco frequentato..insomma..adesso "non scappare" un'altra volta (se no lo faccio io...)
sergio
Caro Sergio,
Tutto il tempo che vuoi... un paio d'ore bastano? :-)) Grazie a te per avermi fatto riscoprire l'impegno, non ti preoccupare, ci sono.
Gimmi
Cari Gimmi, Sergio e tutti gli altri della combriccola,
i primi commenti a caldo dimostrano le distanze siderali tra chi ci mette il cuore e l'anima (... e forse anche qualcosa di più...) e "gli altri".
E' chiaro che fa male, molto male il giorno dopo: chi mai (anche quelli più cauti come il sottoscritto) avrebbe immaginato una simile sberla ? Il bicchiere non è ormai solo bagnato ma quasi secco (Sergio mi capirà...) ma è importante NON MOLLARE e, fatta emergere la nostra parte più razionale, gurdarci dentro e porci nuovi obbiettivi.
Un abbraccio
Marco
Ciao Gimmi, bello e chiaro il tuo invito. Per il bene che vogliamo alla citta' dobbiamo continuare ad esserci. Non avremo piu' poteri esecutivi, almeno per un po'. Ma avremo poteri di indirizzo e di controllo, non sapremo quanto ascoltati. Abbiamo dimostrato, sotto la guida di Michele, di sapere dove andare e cosa fare. Con i nostri limiti l'abbiamo fatto. Penso che proprio a Michele vada un apprezzamento grande, forse mai espresso abbastanza: a parte l'unica discontinuita' amministrativa dei cinque anni, Michele ha saputo guidare una compagine di governo in modo armonico, e questo compito e' davvero difficile. Nel 2002, in occasione della campagna elettorale che ci vide vincenti, fu pubblicato da Novaluna, se non ricordo male, un estratto dalla stampa locale sui continui ed infiniti screzi, divergenze, incomprensioni dei 5 anni precedenti che generarono un risultato amministrativo prossimo allo zero. Con Michele non e' stato cosi'. Le nostre energie sono state tutte per la citta'. Forse troppo, se posso permettermi un piccola critica al nostro operato.
Paolo Conf
Caro Gimmi, vedo che le batoste con te non servono. Non sono state le urla e le pizze a mandarvi a casa, sono stati i voti dei monzesi, quelli che non avete preso e che invece ha preso il centrodestra.
Oltretutto ti inviterei a raffrontare i voti che hai preso tu (e molti assessori uscenti) e quelli che hanno preso i consiglieri dell'ex-opposizione, direi che i monzesi non la pensano come te: hanno premiato loro e "bastonato" voi...riflettici prima di continuare con questo atteggiamento snob !
Caro Partigiano Johnny,
Ci mancherebbe. Purtroppo solo pochi sono a conoscenza di quello che hanno combinato i consiglieri dell'opposizione negli scorsi anni, altrimenti di preferenze ne avrebbero avute molte meno.
Il tuo intervento mi offre l'occasione per chiarire una cosa: su questo Blog non accetterò più interventi anonimi e tantomeno commenti rivolti a denigrare le persone.
Ciao Gimmi,
ha vinto il "popolo di mediaset" che vede fino alla distanza del proprio teleschermo, che si lamenta sempre e comunque della politica, che semplifica invece di ragionare, che urla, e che invece di proporre cambia canale e pensa ad altro.
Per me la lezione è che per vincere non servono atti concreti e tangibili di buon governo o di programma, né tattiche elettorali raffinate. Occorre ripartire dalle scuole, dal modo in cui si insegna a raffontarsi con la realtà e con i problemi che essa ci pone.
Sarà lunga, perché è una questione di cultura, non di azioni, e i tempi della cultura sono lunghi.
Accanto alla attività in Consiglio dovremo puntare sulla informazione, una informazione forte, chiara e non di parte, perché deve essere l'occasione per permettere ai cittadini di ragionare e giudicare.
Carissimi sono enormemente amareggiato e deluso. Si tratta di un risultato ingiusto che stride terribilmente con tutto ciò che di positivo si è costruito in questi anni.
Un ringraziamento ed un abbraccio al sindaco, agli assessori e atutti i consiglieri di maggioranza uscenti.
edo
Caro Jmmi, faccio un paio di riflessioni, dopo un anno di governo Berlusca e varie leggi che con eufemismo chiamerei ad personam, la popolarita' del nostro era diminuita ma non di molto.Dopo 5 anni di governo berlusca, che definirei fallimentare, la sinistra ha vinto per un pugno di voti.Dopo un anno di governo Prodi, il disavanzo corrente e' dimezzato e pare che il professore sia diventato il diavolo.Dopo 5 anni di faglia, opere pubbliche a go go , la citta' migliorata i monzesi scelgono Mariani.Ne deduco che non conta cio' che si fa' ma solo quanto si e' in gamba a farsi percepire dal 'popolo'.Meno opere e piu' comunicazione altrimenti siamo fritti
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