sabato 24 ottobre 2009

Il nuovo PGT Romano di Monza



Sulla stampa cittadina è ormai comparsa nei dettagli la nuova variante al PGT di Monza, preparata dalla maggioranza di destra a soli due anni dalla sua approvazione nel novembre del 2007.

O meglio, preparata probabilmente dal nostro egregio ed inafferrabile assessore al territorio, nonché sottosegretario alle telecomunicazioni romano, Romani, calato a Monza direttamente dal capo supremo.

Le prime reazioni sono arrivate dalle associazioni ambientaliste, che già il 25 settembre hanno organizzato un incontro pubblico per denunciare i contenuti della variante.


Una delle tavole di azzonamento del Piano Generale del Territorio (PGT) vigente

Poi, con sommo stupore di tutti, è sceso in campo perfino il Cittadino, che in diversi editoriali del suo direttore ha criticato duramente il sindaco e la proposta di variante, pubblicando servizi dettagliati sulle cementificazioni previste.

Anche il Partito Democratico ha subito preso posizione, con un comunicato stampa molto duro, scrivendo:
Si preannuncia la più grande speculazione edilizia della storia di Monza, un vero disastro territoriale e ambientale [...] Se queste sono le premesse annunciamo fin da ora un’opposizione ferma e dura in tutta la città.
Il bello è che tutto il materiale, finora, non è stato ancora consegnato pubblicamente ai consiglieri comunali, che dovranno discuterlo e votarlo. Circola un CD, e qualcuno lo ha lasciato nella cassetta della posta dell'architetto Alfredo Viganò, assessore all'urbanistica della precedente giunta Faglia.

Un segnale preciso di forte dissenso anche all'interno della stessa maggioranza di destra.

Viganò, giustamente ha reso pubblico tutto il materiale.

Grazie alla Rivista che Vorrei ho pubblicato qui sotto la presentazione della variante al PGT che lo stesso Alfredo Viganò ha illustrato il 25 settembre.
Molto interessante e molto preoccupante.
Gimmi

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