mercoledì 28 gennaio 2009

Finalmente Uolter in Sardegna


La conferenza stampa di Uolter con Soru di oggi.
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Finalmente si muove Uolter.

E mi strappa le parole di bocca: ci siamo veramente stancati, Beatrice ed io, e non solo noi, di vedere su tutti i telegiornali nazionali uno solo dei candidati alla Presidenza della Regione Sardegna, con la scusa della presenza di B. E' veramente giocare sporco.
Tanto che lo stesso candidato da solo ha paura, ed ha fatto saltare il confronto con Soru previsto per ieri a Ballarò su Rai 3.

Bene, Uolter sbarca in Sardegna, e lo annuncia denunciando la violazione delle regole di par condicio: era ora che qualcuno a livello nazionale protestasse per queste palesi violazioni della legge, ed era ora che si muovesse il PD a livello nazionale.

Del resto già da tempo non sono solo in questa passione per la campagna elettorale sarda. E' con grande piacere che da tempo leggo una passione simile da parte di Pippo Civati: prova a leggere qui e qui. Riporto quindi l'appello che ha lanciato sul suo Blog:
La campagna elettorale della Sardegna sta diventando, ogni giorno di più, il confronto tra due culture politiche, tra due modi molto distanti di concepire la comunità, il territorio, il futuro. Sarebbe stata una sfida regionale, se il presidente del Consiglio non avesse voluto lanciare una sfida personale a Renato Soru, tanto da far letteralmente scomparire il suo 'vero' avversario. Sarebbe stata una sfida regionale, se ormai tanti non guardassero a Soru come a una delle poche personalità da cui ripartire per lanciare la sfida al governo nazionale e per una riforma della politica. E, però, lo è fino in fondo, una sfida regionale: perché ci parla del rispetto dell'autonomia, della dignità del territorio e delle persone che lo abitano. Diversamente da altri, non possiamo né vogliamo intervenire in una questione che riguarda i cittadini di un'altra regione, la loro storia, lo sviluppo della loro economia e la qualità della loro pubblica amministrazione. Ma vogliamo fare in modo che questo messaggio circoli attraverso la rete, perché la campagna di Renato Soru ci riguarda. E ci sembra parlare di un'altra Italia, di un'Italia meno divisa, più seria e responsabile.Un'Italia più libera, una politica migliore.
Meglio Soru
Gimmi

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