giovedì 31 luglio 2008

Parco, Villa Reale ed Expo - 2



Come promesso, li teniamo d'occhio.

Sul Blog di Vorrei, un altro articolo molto interessante dell'ottima Monica Guzzi.

Sembra aver vinto la linea del consorzio unico per la gestione di Parco e Villa Reale. Se è così non posso che esserne contento.

Certo, c'è ancora tutto da fare: prima di tutto individuare gli obiettivi di conservazione e valorizzazione del patrimonio monumentale di Parco e Villa, e poi individuare le risorse, stabilire la forma giuridica dell'ente di gestione e così via.

Quindi questo può restare un semplice annuncio, gli ostacoli da superare sono molti e notevoli.
Uno, piuttosto grosso, si chiama Autodromo di Monza.

Il prossimo numero di Vorrei, a settembre, sarà tutto sul Parco e Villa Reale.

Ne vedremo delle belle
Gimmi

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Gentile Signor Perego,

personalmente l'idea che un consorzio unico gestisca Villa Reale e Parco non mi entusiasma per nulla, in primo luogo perchè la funzione pubblica delle due cose è piuttosto diversa, in secondo luogo per le conseguenze future che ciò potrebbe avere.

In particolare, se prendere il treno dell'expo per restaurare la Villa Reale era un'occasione unica e da non perdere, non si capisce invece perchè il Parco, da sempre luogo di svago e relax per i Monzesi, debba essere affidato a un Consorzio che Monzese non è (parteciperanno anche Regione e Ministero dei Beni Culturali, oltre a Milano), e che potrebbe utilizzarlo per finalità ben diverse da quelle auspicabili.

Dubito infatti che un consorzio nato quasi esclusivamente per la contemporanea presenza dell'expo a Milano si preoccupi di cambiare la situazione dell'autodromo o di altre zone del Parco date in concessione.

Si possono fare tutte le critiche del mondo al Comune di Monza, però bisogna ammettere che dai tempi della costruzione dell'autodromo, sostanzialmente nulla è più stato costruito nel Parco. Con la nascita del Consorzio e la perdita di "sovranità" del comune sul Parco, le cose potrebbero benissimo cambiare.

Nessuno a Roma (ministero) o a Milano (sede dell'expo) sa cosa significhi il Parco per i monzesi, tanto che nel comunicato del ministero il Parco è assimilato a una "pertinenza" della Villa Reale... e personalmente credo che le politiche che probabilmente (e giustamente) verranno applicate alla Villa e ai Giardini - come ad esempio l'ingresso a pagamento - finiranno per essere applicate anche al Parco, dove forse sarebbero decisamente meno appropriate.

Infine, l'osservazione più importante.
Il progetto di restauro della Villa e delle "pertinenze" dovrà essere finanziato per metà dai privati, e parliamo di costi di oltre CENTO MILIONI: ora che il progetto sarà affidato ad un consorzio che gestirà anche il Parco, mi chiedo: cosa (ma soprattutto COME) potranno guadagnarci i privati con il Parco?
Faccia lei le ipotesi che ritiene più plausibili...vuole la prima "idea" che mi è venuta in mente? Tutto è nato in concomitanza con l' expo...che ne direbbe di un bel polo fieristico nel Parco???

Si ricordi che siamo in Italia e non in Svezia, pensare "male" è spesso un ottimo metodo per prevedere il futuro.

Saluti,

Carlo

Giovanni Perego, detto Gimmi ha detto...

Buongiono Carlo,

Grazie per il suo commento, che solleva giustamente alcune questioni importanti.

Penso prima di tutto che l'unitarietà di Parco e Villa sia un punto molto importante: una gestione separata della Villa porterebbe secondo me in breve tempo ad un ulteriore degrado del Parco, e alla perdita per la Villa del suo contesto irripetibile.

Non credo siano immaginabili Versailles o la reggia di Caserta prive del loro contesto ambientale. E Parco e Villa di Monza non sono molto diversi.

Un altro punto molto inportante: la sola città di Monza non ha e non avrà mai le risorse per la gestione di quello che è un monumenrto nazionale. Le cifre che lei ha citato sono evidenti.

E soprattutto Monza da sola non ha la capacità di trattare adeguatamente con i due grandi soggetti che occupano gran parte del Parco: SIAS (Autodromo) e Golf Club.

Basti vedere le scandalose concessioni, appena rinnovate dall'amministrazione di centrodestra. Ma anche le difficoltà nell'ottenere qualcosa da parte della amministrazione precedente di centrosinistra.

Per questo penso che una gestione unitaria, che comprenda anche, ripeto anche, enti superiori non può che essere il passo inevitabile per poter affrontare il risanamento ed il rilancio dei nostri tesori.

Dopodichè è chiaro, se si vuole far male, lo si fa eccome.
Ma finalmente i destini della Villa e del Parco saranno sotto gli occhi di una opinione pubblica non solo cittadina, ma regionale e nazionale.

Starà a noi vigilare, commentare, stimolare, ed eventualmente protestare.

Un caro saluto
Gimmi Perego