venerdì 11 gennaio 2008
Occhi aperti sul PGT
Nuovo PGT: Tavola di analisi uso del suolo
Tutto come previsto.
La Giunta di centrodestra di Monza, subito dopo aver inghiottito il rospo approvando definitivamente il nuovo PGT, ha avviato la procedura per la sua modifica, attraverso una variante.
Sul sito del Comune di Monza, infatti, è comparso l'avviso pubblico di avvio del procedimento, a partire dalla delibera di Giunta n.825 del 21 dicembre 2007.
Naturalmente non c'è ancora da fasciarsi la testa. Anzi. Si tratta di un semplice avviso dovuto, che avvia una procedura che può durare diversi mesi, un anno o ancora di più e che prevede una ampia partecipazione.
Già oggi, fino all'8 febbraio chiunque ne abbia interesse, anche a tutela di interessi diffusi, può presentare alla Segreteria del Comune le proprie osservazioni preliminari.
Comunque moltissimo dipende dalla coesione della maggioranza: se si dimostrerà compatta come quella che l'ha preceduta, allora potrà procedere rapidamente, ma di questo dubito molto.
Prima di tutto ci sono moltissime aree in gioco, non solo quella fondamentale della Cascinazza.
Per evitare che apparisse evidente che la variante la si vuole fare principalmente per accontentare il suo proprietario, si è definito un elenco di 24 osservazioni al PGT, respinte all'atto della sua approvazione, a fronte di una dichiarazione politica di volerne tenere conto in futuro.
Queste osservazioni coinvolgono molte altre vaste aree di Monza, e non è concepibile che si possa dare risposta positiva a tutte con la variante. Vorrebbe dire veramente cementificare la città e moltiplicare molte volte il danno già enorme che verrebbe dall'edificazione della Cascinazza. Non credo che una mossa del genere sia sostenibile, a meno di non chiamare Attila al posto di Mariani.
Ma dall'altra parte la maggioranza di centrodestra, dando spago ai 24 presentatori di queste osservazioni ha creato degli appetiti che ora rischiano di ritorcersi contro loro stessi.
In secondo luogo sulle vicende del PGT sono convinto che l'azione del centrosinistra, prima come maggioranza ed ora come opposizione, abbia creato una diffusa consapevolezza in città. Compito nostro, quindi, è ora mantenere viva questa consapevolezza nei mesi in cui apparentemente non accadrà nulla.
In terzo luogo non va dimenticato che la cosiddetta Casa della Libertà si è ormai definitivamente spaccata, sul piano nazionale, e quindi non è da escludersi che tra qualche tempo ci siano ripercussioni anche a livello monzese.
Quindi, occhi ben aperti. E intanto dedichiamoci al nostro amato Imperial Regio Parco.
Gimmi
PS: hai visto come è finita l'annunciata vendita della Cascinazza?
Come previsto, era solo fumo negli occhi...
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