martedì 22 gennaio 2008

Centro commerciale: decisione simbolica


L'area dove sta sorgendo il nuovo Centro Commerciale Auchan, da Google Maps

Leggo dall'articolo di Paolo Longoni su Monza la città che:

"l'8 gennaio scorso la Commissione edilizia del Comune ha approvato, con il solo voto contrario di Michele Erba del Partito Democratico, la richiesta della Società Immobiliare Europea che sta edificando il Centro commerciale Rondò dei pini, di ripristinare le volumetrie originarie del progetto." [...]
"Si tratta di una corposa aggiunta di 36mila metri cubi, che erano stati "depennati" dal progetto originario nel 2004 dopo un lungo braccio di ferro tra il privato e l'amministrazione comunale di allora." [...]
"Oltre ai 36mila metri cubi in meno, infatti, la proprietà aveva rinunciato anche a 5000 metri quadrati di superficie di vendita, una riduzione che era stata chiesta dall'amministrazione Faglia per diminuire l'impatto del Centro sul sistema del commercio monzese."

Si tratta di una decisione grave e simbolica, che vanifica il lungo lavoro dell'Amministrazione precedente, e dimostra una totale sottomissione di questa maggioranza ai voleri dei grandi costruttori.

Del resto si aggiunge alla concessione per la SIAS che gestisce l'Autodromo nel Parco di Monza, di cui trovi qui una analisi competa: anche in questo caso l'Amministrazione di centrodestra si è chinata e sottomessa a tutti i voleri del privato.


Il cantiere del Centro Commerciale, da Live Search Maps di Microsoft. Se vuoi vedere l'immagine dal vivo fai click qui.

E dire che il sindaco Colombo nei primi anni di questo secolo ebbe una fortissima opposizione in città alla realizzazione di questo Centro Commerciale, fino alla rottura della maggioranza.
E dire che il candidato sindaco di centrodestra Radice perse le elezioni del 2002 anche per la forte opposizione in città a questo centro commerciale. Opposizione a cui non fu certo estraneo l'attuale sindaco Mariani e tutta la Lega Nord.
E dire che la formazione "Insieme per Monza" uscì dalla maggioranza che sosteneva Michele Faglia nel 2004 perchè ritenne troppo modeste le riduzioni ottenute alla volumetria ed alla superficie commerciale. Visto che il tempo è galantuomo, ecco il risultato finale, e lo dico con grande dispiacere, perchè allora feci di tutto per impedire questa rottura.

Certo, la storia non si fa con i se. Non possiamo essere sicuri di cosa sarebbe successo alle ultime elezioni se questa rottura non fosse avvenuta, e Faglia e Mosca ne 2007 si fossero presentati uniti al primo turno dopo cinque anni di amministrazione congiunta.

Ma quello che è certo è che questa mossa segna simbolicamente un confine.

E' terminata la breve stagione della concordia voluta dal sindaco Mariani, che ha portato all'approvazione unanime del nuovo PGT. Ora ognuno fa il suo gioco, ed è evidente che quello del centrodestra è rivolto a difendere gli interessi dei soliti noti, e non certo dei cittadini monzesi.

Gimmi Perego

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