domenica 27 dicembre 2009

sabato 26 dicembre 2009

Salviamo le aree verdi di Monza: firma online


Il PGT vigente di Monza è stato illustrato anche sulla rivista dell'INU. Grazie Arengario.

Come ti ho già scritto qui, Il Partito Democratico di Monza, insieme alla lista Città Persone ed a Rifondazione Comunista ha avviato una importante campagna di sensibilizzazione intitolata:


Salviamo le aree verdi di Monza

Come sai, la misteriosa variante al Piano di Governo del Territorio predisposta dall'ex assessore Romani, prevede la cementificazione di tutte o quasi le aree verdi rimaste a Monza.
Al posto di puntare, come il PGT vigente, sulla riqualificazione delle aree già compromesse, sul contenimento dello spreco di suolo, che è una risorsa limitata e non rinnovabile, eccolo prevedere grandi insediamenti sulle aree verdi.

Per esempio: Cascinazza (51 ha), via delle Industrie-della Lovera ( 18 ha), via Monviso-Boscherona (28,5 ha), viale Campania-Bettola (51ha), via Adda (6ha), viale Mantegna-Sicilia (10 ha), via s. Anastasia (3ha), via Gallarana (10 ha), ed altre ancora.

La petizione ora può essere firmata anche online: firmala subito!
Gimmi

venerdì 4 dicembre 2009

Casa, amara casa...



E' uscito sulla Rivista che Vorrei il magnifico dossier di dicembre, dedicato al tema della casa.
Corri subito a leggerlo.

Tra gli altri, un mio articolo: il costo della casa, mattone per mattone.

Buona lettura!
Gimmi

giovedì 3 dicembre 2009

Intervento di Sergio Civati sul Parco di Monza



Lunedì 30 novembre, in Consiglio Comunale a Monza Sergio Civati è intervenuto per denunciare il cantiere bloccato del Parco di Monza. Puoi leggere tutto il suo intervento sulla rivista che Vorrei.

Il sindaco Mariani lo ha interrotto tre volte. Si vede che le critiche vanno a segno.

Il rischio, secondo me, è che nell'interregno tra la gestione comunale di Monza e quella futura del Consorzio, il Parco venga lasciato andare ancora di più. Il personale è da sempre insufficiente, le risorse pure, se poi comincia il gioco del cerino acceso, è la fine.

Anche per questo Giuseppe Civati ha presentato il Progetto di Legge Regionale per il Parco di Monza.

Bisogna fare qualcosa: raccogliamo le idee
Gimmi

giovedì 26 novembre 2009

Salviamo le aree verdi


Il PGT vigente di Monza è stato illustrato anche sulla rivista dell'INU. Grazie Arengario.

Sta scaldando i motori la mobilitazione dei cittadini e delle forze politiche di Monza, per impedire che la variante Romana al Piano di Governo del Territorio cancelli le ultime aree verdi della nostra città, compresa la Cascinazza.

Puoi già leggere sul sito del Partito Democratico di Monza il volantino, intitolato Quale futuro per Monza. La denuncia è molto forte: si preannuncia un vero disastro ambientale e territoriale.
Guarda la presentazione in fondo al mio articolo di ottobre o leggi 'articolo di Giorgio Majoli su Vorrei o l'articolo di Franco Isman su Arengario per vedere lo scempio che vogliono combinare: tute le aree del Parco di Cintura verranno cementificate.
E sono le ultime.

Da sabato 28 novembre puoi firmare la petizione Salviamo le aree verdi promossa dai cittadini e da tutte le forze politiche di opposizione in Consiglio Comunale: Partito Democratico, Città Persone, Rifondazione Comunista. Sabato mattina, dalle 9.30 alle 13.00 cerca il gazebo del Partito Democratico più comodo per te:
  • Centro: Piazza Roma angolo Napoleone (Arengario)
  • Quartiere Libertà: Viale Libertà angolo via Tosi
  • Quartiere Cederna:  Via Ugo Foscolo angolo via Buonarroti (Esselunga)
  • Quartiere S.Rocco: Via S.Rocco angolo via Cellini
  • Quartiere Triante: Piazza Giovanni XXIII verso via Vittorio Veneto
  • Quartiere Cazzaniga: Parco 80
  • Quartiere S.Giuseppe: Corso Milano (vicino alla Posta centrale)
Oltre ai contenuti, è veramente da condannare il metodo seguito finora: la giunta Faglia pubblico la bozza di PGT sula sito Web del Comune, in modo che tutti i cittadini potessero consultarla e farsi una idea precisa.
Oggi invece perfino un consigliere comunale, Alfredo Viganò, ha incontrato enormi difficoltà per accedere agli atti della variante, ed ha potuto vedrli solo su di un computer bloccato, senza possibilità di stampare, appositamente predisposto negli uffici comunali.

Perché tutti questi misteri?
Forse che hanno qualcosa da nascondere?
Gimmi

domenica 22 novembre 2009

Gli insostenibili e l'acqua



Possibile che si debba difendere dalla speculazione perfino l'acqua?

Complimenti Pippo, benvenuto Carlo.
Gimmi

giovedì 19 novembre 2009

20 milioni per il Parco di Monza!


La suddivisione delle proprietà del Parco di Monza

Martedì 17 novembre, sala consiglieri nel municipio di Monza.

L'appuntamento è alle 18.00 per gli ultimi accordi con Pippo Civati, consigliere regionale, Paolo Confalonieri, segretario cittadino, Roberto Scannagatti, capogruppo in Consiglio Comunale, Sergio Civati, consigliere comunale, e poi ci sono Giacomo, Alberto, Edo del Forum Parco e Villa Reale.

Finalmente, dopo mesi di preparazione, grazie a Pippo siamo al dunque: la presentazione del Progetto di Legge (che ironia: come mi fa notare Alberto, la sigla è PdL. Lo avrà voluto il Formigoni.... :-) per la rinascita del Parco di Monza. Per realizzarli si chiedono alla Regione 20 milioni di Euro.

Trovano la strada ufficiale le tante proposte di intervento che abbiamo elaborato, grazie anche alla collaborazione di Daniela Pollastri, ex assessore al Parco dell'amministrazione Faglia, Antonio Marrazzo, ex assessore ai Lavori Pubblici, e poi Giacomo, Giorgio, Edo, Sergio, Alberto, ed i tanti altri che partecipano al Forum.

Alle 18.30 arrivano i giornalisti: Il Cittadino, il Giorno, il Corriere di Monza e Brianza, e poi molti altri riceveranno il materiale per email.

Trovi altri articoli su MBNews e su Arengario.
Pippo ne ha scritto sul suo Blog qui.

Se vuoi partecipare, iscriviti e partecipa al gruppo su Facebook:

Il Cittadino ha pubblicato un articolo sull'edizione monzese di oggi a pagina 13.
Il Giorno nell'edizione di oggi a pagina 6.

Ora si tratta di diffondere la notizia e sostenere la rinascita del Parco e della Villa Reale.
Mettiamocela tutta!
Gimmi

mercoledì 11 novembre 2009

Ecomostro: intervista a Maurizio Oliva


L'ecomostro in costruzione di fronte alla Villa Reale. Grazie Vorrei.

Caduta la maschera (il telone verde), ripresi i lavori, ora tutti possono vedere cosa significa l'ecomostro che si sta costruendo sopra il nuovo centro commerciale Auchan. Già in ottobre ho riassunto tutta la triste vicenda.

Perfino i presidenti nazionali di FAI, Italia Nostra e Legambiente hanno promosso un appello al ministro Bondi perchè si trovi una soluzione diversa

Molto interessante, ora, leggere l'intervista a Maurizio Oliva, presidente di Italia Nostra, oggetto dell'ira del Sindaco Mariani. L'intervista è realizzata da Chiara Laterza di Tafter e rilanciata da Vorrei.

Buona lettura
Gimmi

martedì 10 novembre 2009

Benvenuto al Blog di Novaluna Monza



A Monza i Blog fioriscono.

Dopo quello di Città Persone (ex Lista Civica Faglia)e di Monza in Bici, ecco il nuovo Blog dell'associazione Novaluna.

Blog collettivo, ottimi contenuti, tra i quali segnalo Giorgio Crippa, che propone ottime riflessioni sui segni del tempo che cambia.

Benvenuti nella Blogosfera!
Gimmi

lunedì 9 novembre 2009

Giro di valzer a Monza


L'ex assessore al Territorio di Monza, nonchè sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani

Peccato.
Non ha fatto a tempo a rispondere alle innumerevoli interpellanze sulla incombente variante di PGT per Monza. Io la mia domanda gliela avevo posta più di un anno fa.

Si è evitato anche le giuste e doverose rimostranze dell'opposizione sull'accesso agli atti dello stesso PGT.

Parlo naturalmente dell'ineffabile ex assessore al Territorio di Monza, Romani.
Leggo infatti il comunicato stampa del Comune di Monza che informa del giro di valzer tra assessori. Solo ora, il nostro si accorge degli incombenti impegni di governo.

Ora, dicevamo.
Caro neo-assessore Silverio Clerici...
Gimmi

lunedì 2 novembre 2009

Speciale mobilità sulla Rivista che Vorrei


E' uscito lo speciale della Rivista che Vorrei sulla mobilità: corri a leggerlo!

Trovi anche un mio contributo, su di una brutta storia di alcuni anni fa: la metropolitana a fune di Monza

Buona lettura
Gimmi

mercoledì 28 ottobre 2009

Villa Reale: mancano i soldi


Prosegue la commedia del Consorzio per il recupero della Villa Reale e del Parco di Monza, iniziata in luglio con la firma del consorzio zoppo, che ha avviato le sue attività in settembre.

Dopo il terzo Consiglio di Amministrazione il 14 ottobre è stato annunciato trionfalmente che sono disponibili 20 milioni di euro per la Villa Reale.
Sembra una buona notizia, ma invece è l'opposto.

Prima di tutto la provenienza dei fondi ci dice molte cose. Ben 12 milioni, infatti, arrivano, attraverso la Regione, dai fondi FAS per le aree sottoutilizzate. Il Sud ringrazia.
Altri 4 + 3 milioni arrivano ancora dalla Regione, con due diversi stanziamenti, infine 1 (solo 1) milione dal Ministero dei Beni Culturali, che ha visto il suo bilancio tagliato da Tremonti.

Milano non ha ancora aderito, quindi dall'Expo 2015, che vista la crisi sta ridimensionando fortemente le sue aspettative e le previsioni di spesa, è difficile arrivi qualcosa.

Tantomeno hanno aderito la nuova Provincia di Monza e Brianza e la Camera di Commercio. Su questo punto ci sono evidenti divisioni tra gli enti fondatori visto che l'assessore regionale Zanello ha già dichiarato la sua contrarietà all'ingresso della Provincia.

Ma la cosa più importante è che il progetto Carbonara, vincitore del concorso per il restauro della Villa Reale, indicò in 111 milioni di euro il costo complessivo dell'operazione. Di questi, 61 si prevede vengano finanziati del socio privato, ancora da individuare. Quindi, il consorzio deve reperire in totale 50 milioni: totale, ne mancano 30, più della metà.

A proposito di soldi, è ancora aperto il contenzioso tra i comuni di Monza e Milano riguardo alle spese per il Parco, che i due comuni condividono. Monza infatti ha chiesto che Milano paghi i suoi debiti pregressi, si parla di 8 milioni di euro, prima di entrare nel Consorzio. E' probabile, quindi, che se Milano entrerà, sarà già molto se riuscirà a saldare i debiti.

Infine, non va dimenticato che il solo restauro della Villa Reale non basta. E' necessario pensare anche al Parco, rifinanziando la legge regionale 40 del 1995 che avvio il Piano di Rinascita del Parco di Monza.

Con i tempi che corrono, sarà dura
Gimmi

lunedì 26 ottobre 2009

Primarie PD: i risultati


Domenica è stata una bella giornata.

Sono andato a votare con Beatrice al mio seggio presso la Circoscrizione 5, in via Bellini a Monza, ed ho incontrato tanta gente, perfino la mia maestra elementare: reciprocamente contenti di ritrovarci, e di condividere la stessa passione.



Ignazio Marino ha avuto un ottimo risultato e sono convinto continuerà la sua battaglia di rinnovamento.



Ora Pierluigi Bersani è segretario, nostro dovere è sostenerlo lealmente, senza se e senza ma.
Gimmi

sabato 24 ottobre 2009

Il nuovo PGT Romano di Monza



Sulla stampa cittadina è ormai comparsa nei dettagli la nuova variante al PGT di Monza, preparata dalla maggioranza di destra a soli due anni dalla sua approvazione nel novembre del 2007.

O meglio, preparata probabilmente dal nostro egregio ed inafferrabile assessore al territorio, nonché sottosegretario alle telecomunicazioni romano, Romani, calato a Monza direttamente dal capo supremo.

Le prime reazioni sono arrivate dalle associazioni ambientaliste, che già il 25 settembre hanno organizzato un incontro pubblico per denunciare i contenuti della variante.


Una delle tavole di azzonamento del Piano Generale del Territorio (PGT) vigente

Poi, con sommo stupore di tutti, è sceso in campo perfino il Cittadino, che in diversi editoriali del suo direttore ha criticato duramente il sindaco e la proposta di variante, pubblicando servizi dettagliati sulle cementificazioni previste.

Anche il Partito Democratico ha subito preso posizione, con un comunicato stampa molto duro, scrivendo:
Si preannuncia la più grande speculazione edilizia della storia di Monza, un vero disastro territoriale e ambientale [...] Se queste sono le premesse annunciamo fin da ora un’opposizione ferma e dura in tutta la città.
Il bello è che tutto il materiale, finora, non è stato ancora consegnato pubblicamente ai consiglieri comunali, che dovranno discuterlo e votarlo. Circola un CD, e qualcuno lo ha lasciato nella cassetta della posta dell'architetto Alfredo Viganò, assessore all'urbanistica della precedente giunta Faglia.

Un segnale preciso di forte dissenso anche all'interno della stessa maggioranza di destra.

Viganò, giustamente ha reso pubblico tutto il materiale.

Grazie alla Rivista che Vorrei ho pubblicato qui sotto la presentazione della variante al PGT che lo stesso Alfredo Viganò ha illustrato il 25 settembre.
Molto interessante e molto preoccupante.
Gimmi

mercoledì 21 ottobre 2009

Le Primarie del PD su Vorrei


Sulla Rivista che Vorrei, le interviste ai sostenitori dei tre candidati alla segreteria del PD: Pippo Civati, consigliere regionale, Roberto Rampi, vicesindaco di Vimercate e Sergio Civati, della segreteria PD di Monza.


Grazie Vorrei
Gimmi

martedì 20 ottobre 2009

Benvenuti!!


















Carlo Monguzzi e Marcello Saponaro, consiglieri regionali dei Verdi, e Maurizio Baruffi, capogruppo dei Verdi in Consiglio Comunale a Milano, hanno annunciato nei giorni scorsi la loro intenzione di votare alle Primarie del PD del 25 ottobre.

Si riconoscono, quindi nel progetto del PD.

Da ambientalista che ha voluto essere tra i fondatori del PD, dopo le travagliate vicende del partito dei Verdi non posso che essere contento di questa loro scelta.

E non importa se alle primarie voteranno Bersani o Franceschini o Marino.

Sono sicuro che dopo il 25 ottobre ci troveremo insieme a lavorare per l'ambiente, perché c'è tanto ma tanto lavoro da fare, a Monza, a Milano, in Lombardia!

Bentrovati
Gimmi

domenica 18 ottobre 2009

Istruzioni Primarie del 25 ottobre



Domenica prossima, 25 ottobre, si terranno in tutta l'Italia le primarie per eleggere il segretario del Partito Democratico. Ma non solo, perchè si vota anche per i componenti dell'assemblea nazionale, per il segretario regionale e per i componenti dell'assemblea regionale. Sì, perché dall'altra parte c'è un padrone assoluto, ma noi insistiamo ad essere democratici.

I tre candidati nazionali, come sai, sono Pierluigi Bersani, Dario Franceschini ed Ignazio Marino.
Se non hai ancora scelto, puoi dare un'occhiata al confronto fulminante in dieci minuti fra loro tre, oppure se hai un po' più di tempo puoi rivedere il confronto ufficiale di venerdì 16.

Per l'elezione del segretario regionale potrai scegliere tra Maurizio Martina, segretario uscente che appoggia Bersani, Vittorio Angiolini, che appoggia Marino, ed Emanuele Fiano, che appoggia Franceschini.

Ogni candidato nazionale ha una lista che lo sostiene, che elegge i delegati all'assemblea nazionale. Idem per i candidati regionali. Leggi qui i componenti delle liste che si presentano in Lombardia: Monza e Brianza sono divise in tre collegi (23, 24 e 25). Sicuramente c'è qualcuno che conosci.

Puoi votare anche se hai sedici anni, anche se non sei italiano ma hai i documenti in regola. Ti devi portare un documento di identità e la tessera elettorale. Devi dichiarare di riconoscerti nella proposta politica del PD, anche se non occorre essere iscritto. E visto che la democrazia costa, portati due euro.

I seggi resteranno aperti dalle 7.00 alle 20.00 di domenica 25 ottobre.
Per votare devi recarti nel seggio corrispondente alla tua sezione elettorale.
Se, come me sei di Monza, leggi la sezione sul tuo certificato elettorale poi trova qui il tuo seggio
Se non sei di Monza trova il tuo seggio qui.



Come sai, io andrò a votare per Ignazio Marino.
Buone primarie!
Gimmi

giovedì 15 ottobre 2009

Il giorno del PD a Monza



Sabato 17 ottobre il PD di Monza organizza diverse iniziative:
In mattinata, dalle 9.30 alle 12.30 in Sala Maddalena, assemblea pubblica:

IN ASCOLTO DI MONZA

- Report dell'ascolto realizzato con le associazioni monzesi
- Intervento del segretario cittadino Paolo Confalonieri
- Tavola rotonda sulla crisi, condotta da Roberto Scanagatti,
capogruppo PD in consiglio comunale

Nel pomeriggio dalle 14.30 alle 19.00 in piazzetta Upim:

PD PORTE APERTE

- Punto di informazione sulle primarie del 25 ottobre
- Festa, musica popolare ed happy hour a cura del Forum Giovani
- Degustazione della famosa birra artigianale Carrobiolo

Leggi i dettagli sul sito del PD di Monza

Io ci sarò!
Gimmi

domenica 11 ottobre 2009

Ecomostro a Monza: i lavori riprendono


Il cannocchiale storico della Villa Reale di Monza, XIX^ secolo

E' riesplosa, giustamente, la polemica sul caso dell'ecomostro al rondò dei Pini, in fondo al cannocchiale storico di viale Cesare Battisti di fronte alla Villa Reale. Si tratta di una vicenda emblematica, che finora ha segnato il destino di tre amministrazioni comunali.

Come è noto, il centro commerciale nacque grazie ad un accordo di programma voluto negli anni novanta dal sindaco di centrodestra Colombo (che infatti non venne ripresentato alle elezioni successive...) con la Regione ed Auchan. L'accordo venne duramente contrastato dal centrosinistra e perfino dall'attuale sindaco Mariani, allora all'opposizione con la Lega Nord.

La giustificazione per la costruzione di questo enorme centro commerciale all'interno del Parco di Cintura, quindi su aree destinate a verde, venne indicata con la necessità di costruire la nuova cittadella giudiziaria (tribunale, caserma della guardia di finanza, uffici tributari).
Il privato in cambio del centro commerciale, avrebbe provveduto alla costruzione di alcuni edifici pubblici ed alle urbanizzazioni. Il bello è che il centro commerciale è stato costruito, con l'impatto che tutti vediamo, ma dei servizi pubblici non vi è traccia.

L'amministrazione successiva, guidata da Michele Faglia, ottenne significative riduzioni nel progetto, volte proprio a ridurne l'impatto. Non riuscì però ad impedirne la realizzazione, e questo le costò una frattura nella maggioranza, con la fuoriuscita della lista Insieme per Monza guidata da Gianpietro Mosca.

Eccoci ora all'amministrazione attualmente vigente dal 2007 guidata da Marco Mariani. Tra i suoi primi atti concesse una variante al progetto aggiungendo 36.000 metri cubi nel cannocchiale della Villa e aumentando le altezze, ampliando superficie commerciale di vendita di 5.000 mq. Infine ritirò la causa in corso con la proprietà rinunciando di fatto a modifiche migliorative. Vedi anche il recente comunicato stampa della lista Città Persone.


Gli ampliamenti concessi dal centrodestra al centro commerciale (grazie Alfredo Viganò)

Ecco perché nell'estate dell'anno scorso abbiamo visto crescere l'ecomostro al rondò dei Pini, che ha rovinato il cannocchiale storico di Viale Cesare Battisti.
Inizialmente, però, la costruzione venne interrotta e ricoperta da un telo mimetico.


Il nuovo cannocchiale dell'anno scorso

In febbraio di quest'anno tre associazioni (FAI, Italia Nostra e Legambiente di Monza) scrissero una garbata lettera aperta al Sindaco di Monza, ed in maggio e poi ancora in settembre di quest'anno hanno risollevato il problema in un incontro pubblico, chiedendo una soluzione che impedisca il grave impatto della costruzione.

Perfino il ministro dei Beni Culturali, Bondi, in visita alla Villa Reale in luglio, in occasione della nascita del Consorzio per la Villa Reale ed il Parco di Monza, si chiese stupito di cosa si trattasse.

Ora però, tolto il telo mimetico sono ripresi i lavori per la costruzione dell'albergo, senza alcuna mitigazione del suo impatto paesaggistico, se non l'uso di vetrate antiriflesso (!!!).

L'ultima versione del cannocchiale, oggi

il Sindaco di Monza reagisce prendendosela non con i costruttori ma con le associazioni ambientaliste, che ora si sono rivolte, con i loro presidenti nazionali direttamente al ministro Bondi.

Vorrei che di fronte a questa vicenda il nostro Sindaco pensasse a come vorrà essere ricordato dalle prossime generazioni...
Gimmi

sabato 10 ottobre 2009

Un nuovo Blog: Città Persone



Un benvenuto al nuovo Blog della lista Città Persone di Monza!


In bocca al lupo
Gimmi

venerdì 9 ottobre 2009

Dopo la bocciatura del Lodo Alfano



Profetico.
Nel 2006 Nanni Moretti, ne "Il Caimano" descrisse cosa potrebbe succedere.
Se non cambiamo, siamo proprio su quella strada, ahimè.

Grazie a Pippo, che ha segnalato Wittgenstein.
Gimmi

martedì 6 ottobre 2009

Alluvioni? Da noi queste cose non succedono!

L'area della Cascinazza a Monza, allagata dal Lambro nell'autunno 2002

A Monza nessuno costruirà in area di esondazione. Figuriamoci!

Da qualche giorno la tragedia di Messina ha riportato d’attualità il tema della costruzione di case nel letto dei fiumi. Case che poi vengono portate via dalla piena dei fiumi, che si riprendono quello che era loro. Inevitabili la polemiche sulle responsabilità e l'appello a prevenire questi errori. Errori?

L’elenco purtroppo è lungo: Sarno, Soverato… Ogni volta si scopre non solo di case abusive (condonate, naturalmente!), ma anche di case costruite in piena legalità. Grazie alla mancanza degli studi idrogeologici, o peggio grazie alla presenza di studi, diciamo così, compiacenti, o grazie a varianti, accordi di programma e quant'altro in Italia ci inventiamo per aggirare le regole ed i piani urbanistici.

E' facile pensare che si tratti di problemi del meridione, dove, lo sappiamo, lo Stato è più debole, l'opinione pubblica è meno attenta, la professionalità dei tecnici è più difficile da difendere.
E che da noi, a Monza, queste cose non possono succedere, e non succederanno mai.

Da noi infatti non è neanche immaginabile che si costruisca legalmente nell’area di esondazione di un fiume.

L’autorità di bacino del Po, infatti, ha studiato il nostro Lambro, ha definito nel 2001 il PAI, Piano di Assetto Idrogeologico, ed ha perimetrato le aree di esondazione.
A Monza, quindi, l’area della Cascinazza è stata compresa in area di esondazione dove vige il vincolo di inedificabilità assoluta. Chiarissimo.

Quindi da noi non può succedere che l’Autorità di bacino cambi idea. Che progetti un faraonico (170 milioni di Euro), ed orrendo canale scolmatore, grande come il Villoresi, che partendo dal Lambro, nel Parco, aggiri tutta Monza per riversare le acque di piena sui comuni a Sud, che i loro problemi già ce li hanno.

Da noi non può succedere che buona parte dell’area della Cascinazza, improvvisamente, non faccia più parte dell’area di esondazione grazie ad una semplice variante al PAI, del 2004, scritta solo sulla carta, senza che il canale venga realizzato, senza che venga nemmeno finanziato.


Il percorso del canale scolmatore: 170 milioni di euro che devastano il Parco e la periferia della città

Da noi non può succedere che il comune interessato, Monza, ritiri la sua opposizione a questo scempio, che rovinerebbe una parte importante del nostro Parco, sprecando importanti risorse pubbliche.

Da noi non può succedere che venga proposta una variante al Piano di Governo del Territorio che preveda di costruire, nell’area della Cascinazza, un centro polifunzionale per l’infanzia, un centro ricreativo per bambini, ragazzi e anziani, un asilo notturno, e soprattutto un parco tematico di terziario avanzato. Centinaia di migliaia di metri cubi di cemento.

O no?

lunedì 5 ottobre 2009

Brianza terra di cultura?



E' online il nuovo dossier della Rivista che Vorrei: in Brianza c'è solo il Gran Premio, c'è solo il laurà o c'è anche un poco di cultura?

Corri a scoprirlo, sulla Rivista che Vorrei
Gimmi

sabato 3 ottobre 2009

Scarceranda 2010



Mi sembra una bella idea: un'agenda dai carcerati di Monza.

I particolari sulla rivista che Vorrei: leggi l'articolo sulla Scarceranda 2010.

Un ottimo regalo...
Gimmi

martedì 29 settembre 2009

Censimento 2009 biciclette a Monza


Sono stati presentati i risultati del censimento delle biciclette a Monza.

Durante il censimento dell’anno scorso avevamo registrato 8500 passaggi nella sola mattinata. Oggi possiamo, con grande soddisfazione, informarvi che abbiamo superato e sfondato la soglia dei 10.000 passaggi, registrando la cifra record di 10120 passaggi dalle 8.00 alle 12.00 di questa mattina, con un incremento di quasi il 20%

Leggi i dettagli sul Blog di Monza in bici.
Buona pedalata
Gimmi

lunedì 28 settembre 2009

Risultati Circoli di Monza



Sul sito Web del PD di Monza leggi tutti i risultati delle votazioni dei circoli cittadini per il congresso tenutesi ieri.

La mozione Marino per un solo voto è dietro quella Bersani...

W il PD
Gimmi

domenica 27 settembre 2009

Risultati Circolo 6 Monza



Ecco i risultati delle votazioni per il congresso tenutesi ieri al Circolo 6 (ma ci daremo mai un nome?) del PD di Monza:

Iscritti al circolo: 61
Votanti: 41 (67%)

Per il segretario nazionale:

Mozione Bersani: 17 (41%)
Mozione Marino: 17 (41%)
Mozione Franceschini: 7 (18%)

Per il segretario regionale:

Martina (mozione Bersani) 21 (51%)
Angiolini (mozione Marino) 11 (27%)
Fiano (mozione Franceschini) 9 (22%)

Perbacco.
Siamo alla pari con Bersani, non ci speravo!
Sul livello regionale Martina, segretario uscente, sembra essere molto apprezzato, Angiolini, poco conosciuto, cede voti ai suoi due concorrenti.

W il PD
Gimmi

mercoledì 23 settembre 2009

Il Fatto Quotidiano



Oggi è nato un nuovo giornale quotidiano.
Ottima notizia, soprattutto in questo periodo di ristrettezze, non solo economiche.


In bocca al lupo!
Gimmi

domenica 20 settembre 2009

Monza, territorio e ambiente: tutto bene?



Ricevo e pubblico:

Sono poco più di 2 anni che la nuova amministrazione comunale si è insediata a Palazzo. Ci sono ormai molte cose gravi per l’ambiente, ma altre ben peggiori sembrano profilarsi all’orizzonte.
In città, aree agricole di proprietà comunale verranno messe all’asta, dopo averle trasformate in edificabili con procedure di dubbia regolarità. Per il nuovo Piano di Governo del Territorio pare si stiano predisponendo pesanti modifiche per centinaia di migliaia di metri cubi di cemento. Al Rondò dei Pini un “casermone” si staglia sullo storico cannocchiale ottocentesco della Villa Reale, mentre per il Polo istituzionale ancora nulla di pubblico è stato realizzato, se non strade e svincoli.
E’ questa l’ idea di città e del suo ambiente che i monzesi vogliono?
Perché e per chi vengono fatte questo cose?

Interverranno;

Giorgio Majoli – Circolo Legambiente Alexander Langer - Monza
Le aree agricole comunali a Sant’Albino e in V.le Libertà: rese edificabili e poi saranno messe in vendita. La procedura di variante è regolare?

Maurizio Oliva – Presidente Italia Nostra - Monza
Lo scempio al Rondò dei Pini. Le promesse del Sindaco di limitarlo. Le ultime autorizzazioni edilizie del luglio 2009. Atti, antefatti e misfatti.

Alfredo Viganò – già Assessore all’urbanistica del Comune di Monza
Quale idea di città e quali proposte edificatorie per le future varianti al PGT approvato un anno e mezzo fa? Dove, come e quanti saranno i metri cubi?

VENERDI’ 25 SETTEMBRE 2009 - ore 21
Sala Maddalena - Monza

Tutta la cittadinanza è invitata per informarsi e discuterne

martedì 15 settembre 2009

La commedia del Consorzio zoppo


Continua la commedia iniziata in luglio, con la firma del consorzio zoppo, per il recupero della Villa Reale e del Parco di Monza.

Nel municipio di Monza, il 9 settembre si sono svolti la prima assemblea dei soci e poi il primo Consiglio d'Amministrazione, presieduto per statuto dal Sindaco di Monza, Mariani, composto inoltre da Maria Antonietta Crippa, docente al Politecnico, per la Regione, Francesco Ciariello per il ministero.

Ed ancora NESSUNO per il comune di Milano.

E' stata confermata la nomina del Direttore Generale Pietro Petraroia, dirigente regionale e già soprintendente a Brera. Il suo incarico diverrà operativo ad ottobre, ed avrà sede nel Parco, alla Cascina Fontana.

Il presidente Formigoni, che ha partecipato all'incontro, ha dichiarato che la Regione bandirà un concorso per trovare il partner privato che realizzerà il progetto di recupero della Villa Reale, ottenendo la gestione dell'albergo, del ristorante e degli altri spazi privatizzati. Il tutto a partire dal progetto preliminare Carbonara, che però non è ancora pubblico. Aggiunge che sarà necessario fare in fretta, trovare il partner privato per marzo e poi completare il restauro in tre anni (!!), naturalmente per non perdere il treno dell'Expo.

Come al solito, con la scusa della fretta si vuole evitare di presentare pubblicamente il progetto?

Intanto, è divertente notare che da una parte il neopresidente della Provincia di Monza e Brianza, Allevi, dichiara di voler entrare nel Consorzio già dal prossimo incontro, mentre l'assessore regionale Zanello afferma:
"Non credo che la prioirtà della Provincia sia la Villa reale. Le priorità della Provincia sono strade e scuole. Semmai la Provincia dovrà risolvere il problema della permanenza dell'Istituto d'Arte in Villa Reale."
Come dire: resta al tuo posto e prenditi la patata bollente del trasferimento altrove (ma dove?) dell'Istituto d'Arte.

Intanto, oltre al comune di Milano, manca l'essenziale: ovvero i soldi.
Una parte consistente verrà dal partner privato, ancora da individuare, ma sul fronte pubblico mancano ancora 50 milioni di Euro. E mentre altezzosamente si rifiuta la partecipazione della Provincia, e Milano latita, si spera di attingere dai fondi del ministero, discutendone con il ministro Bondi che sarà a Monza per il forum dell'UNESCO in Villa Reale il 24 settembre.

Per un quadro più completo, leggi il mio articolo sulla Rivista che Vorrei sulle ultime vicende del Parco e della Villa Reale.

Cominciamo bene..
Gimmi

Bravo Franceschini



Dario Franceschini, segretario del PD, boicotta Porta a Porta.

Bravo!
Gimmi

domenica 13 settembre 2009

La Metropolitana a Monza?



A Monza, con l'avvento dell'amministrazione di centrodestra, si è buttata via, ancora una volta l'occasione giusta.

Ora il sindaco Mariani cerca di fermare quel poco che è rimasto: il prolungamento della MM1 fino alla Bettola.

Intanto, gli altri brianzoli procedono.

Ahimé, Ahimè
Gimmi

venerdì 11 settembre 2009

SOS alberi nel Parco di Monza


Fai clic sull'immagine per ingrandirla.

Visita anche il sito del Comitato per il Parco: www.parcomonza.org

Ci vediamo venerdì!
Gimmi

giovedì 10 settembre 2009

Pacatamente, serenamente

Nella calda Rimini del 20 agosto, un discorso pacato e sereno per Marino segretario.










Buona visione
Gimmi

lunedì 7 settembre 2009

Libertà di informazione


Giornali e giornalisti sono sotto attacco, ma nella televisione si sta molto peggio.

Guarda il video qui sopra e scopri le piacevoli dichiarazioni che il nostro beneamato Assessore al Territorio, nonché sottosegretario alle comunicazioni faceva già un anno fa.

In solidarietà al censurando, eccoti un suo contributo proprio su questo tema



E' bene rinfrescare la memoria, perchè se non li fermiamo continueranno così
Gimmi

venerdì 4 settembre 2009

Libertà di stampa


Avvenire è andato.
Ora a chi tocca?

Intanto godiamoci la lucida analisi di Roberto.


Sono preoccupato. Dobbiamo reagire.
Gimmi

giovedì 3 settembre 2009

Il signor NESSUNO


Dopo la tragicommedia di luglio, con la firma del consorzio zoppo, gli attori continuano nella loro parte.

E' stata trionfalmente annunciata, infatti, la prima riunione dei soci del Consorzio di gestione della Villa Reale e del Parco di Monza per mercoledì 9 settembre 2009.

Parteciperanno l'assessore Maffè per il comune di Monza, L'assessore Zanello per la Regione Lombardia, ed un rappresentante non ancora noto per il Ministero dei Beni Culturali.
NESSUNO per il comune di Milano, che non ha ancora firmato.

A seguire, il primo Consiglio di Amministrazione, presieduto per statuto dal Sindaco di Monza, Mariani, composto inoltre da Maria Antonietta Crippa, docente al Politecnico, per la Regione, Francesco Ciariello per il ministero.
Ed ancora NESSUNO per il comune di Milano.


Il sindaco Mariani di fronte all'assenza di Milano si dice esterrefatto.
Peccato che sia il Presidente.

Ma a che gioco stanno giocando?
Gimmi

mercoledì 5 agosto 2009

martedì 4 agosto 2009

La scelta è fatta

Passo della Colmine, val Formazza. Foto di Beatrice Loi

Bene, grazie ad una email del nostro ottimo Sergio del PD di Monza, rimbalzata da Giorgio a tutti gli iscritti del Circolo 6 (ma ci daremo un nome, prima o poi?), mi sono ritrovato a disposizione le tre mozioni congressuali di Bersani, Franceschini e Marino.

Neanche la fatica di fare il download.
Che comunque puoi fare dal sito del Partito Democratico qui.

Ora però la fatica è quella di leggere 14 + 40 + 26= 80 pagine e di trovare i punti salienti che ho indicato nel mio articolo sulla scelta: no alle centrali nucleari, si ad ambiente, legalità, ed alleanze coerenti.

Ma visto che sono un informatico, ne uso gli strumenti, per la precisione il comando Trova. :-)

In rigoroso ordine alfabetico, cominciamo l'analisi con la parola nucleare:

Bersani:
Non trovato
No comment!

Franceschini:
No al nucleare del passato, pericoloso e costosissimo.
Secco, preciso, ma lascia qualche spazio aperto con quel "del passato"...

Marino:
Contrastare il nucleare, pur continuando la ricerca, sostenendo un piano energetico nazionale che punti su efficienza energetica (anche attraverso incentivi e disincentivi fiscali per quanto riguarda i processi produttivi), un mix di energie rinnovabili e mobilità sostenibile.
Articolato, condivisibile quando lascia aperta la strada della ricerca, e dopo il no passa giustamente alle proposte alternative.

Ora proviamo con la parola ambiente:

Bersani:
Noi siamo un partito ambientalista perché siamo consapevoli che la Terra è una sola. Il rispetto per l’ambiente è il rispetto che dobbiamo alla nostra stessa casa. Non crediamo che sviluppo e ambiente siano fra loro alternativi: al contrario, l’ambiente è una risorsa essenziale per la crescita sostenibile, per l’innovazione e il ripensamento dei modelli di consumo.
Coglie il centro della questione, d'accordo, ma lascia questa affermazione un po' isolata.

Franceschini:
L'Italia è la risorsa dell'economia italiana. Difenderla dalla devastazione e dal saccheggio è come per l'economia di un paese arabo tutelare le proprie risorse petrolifere. Anche per questo valorizzare e investire sull'ambiente e l'economia verde deve essere la nostra priorità. La green economy sarà nel prossimo decennio ciò che è stata la rivoluzione informatica negli anni 80, il nuovo motore dell'economia mondiale.
Futurista, ottimista, ma diciamolo, un po' superficiale.

Marino:
La nuova energia dell'ambiente (è il titolo di un capitolo).
Convertire l’Italia allo sviluppo ecologico, dell’economia e della vita sociale, in particolare di quella cittadina. Contrastare il nucleare, pur continuando la ricerca, sostenendo un piano energetico nazionale che punti su efficienza energetica (anche attraverso incentivi e disincentivi fiscali per quanto riguarda i processi produttivi), un mix di energie rinnovabili e mobilità sostenibile. Rafforzare gli incentivi per la riduzione di emissioni inquinanti (all'insegna del “cap and trade”), adottare la carbon tax, ridurre l’Iva sui prodotti ecologici, tassare le auto maggiormente inquinanti. Promuovere un consorzio energetico solare tra i paesi del Mediterraneo, così da creare un nuovo rilevantissimo giacimento energetico rinnovabile. Investire sulle nuove tecnologie: eolico d’alta quota, solare a concentrazione, produzione di energia dagli scarti dell’agricoltura (biomasse), energia geotermica di terza generazione. Darci un ordine di priorità nel trattare i nostri rifiuti: prima riusare, poi riciclare, quindi trattare con tecniche innovative al fine di ridurre al massimo la parte residua da incenerire, costruendo un avvicinamento graduale all’obiettivo “rifiuti zero”. Istituire una legge sul regime dei suoli che imponga ai Comuni una contabilità degli usi dei suoli e che sganci la fiscalità locale dal consumo del territorio, trasferendo gli interventi edilizi verso le ristrutturazioni e degli adeguamenti energetico-ambientali degli edifici già esistenti. Promuovere un sistema degli appalti verdi in tutte le forniture della Pubblica Amministrazione e un piano scuola nazionale, per mettere in sicurezza le nostre scuole, per promuovere tra i giovanissimi la cultura della sostenibilità e dare impulso all’edilizia di qualità. Orientare in modo diverso la nostra mobilità, dalla gomma al ferro, e promuovere l’intermodalità. Spostare verso le città il livello delle strategie di contrasto dei cambiamenti climatici, di riduzione dell’inquinamento e di razionalizzazione dei processi di produzione e consumo di energia: verso le città e verso i comportamenti di individui e famiglie che con le loro azioni contribuiscono in maniera sempre più significante ai bilanci energetici e ambientali.
Poca teoria, molta prassi: come dando per scontata la scelta ambientalista.
Segue un diluvio di proposte, molto interessanti. Soprattutto la legge sul regime dei suoli, per contrastare il consumo di territorio.

Tocca ora a legalità:

Bersani:
Legalità è democrazia.
C’è in Italia una crisi di legalità che erode le basi dell’organizzazione civile. Parte del territorio è presidiato dalle mafie, settori dell’economia sono intrecciati con la criminalità; l’abusivismo continua a sfigurare il Bel Paese, i diritti spesso diventano favori; continua l’odiosa violenza contro le donne, il lavoro nero cancella l’uguaglianza e, troppe volte, la vita; imprese e cittadini spesso non possono contare in tribunale sul giusto risarcimento di un danno subito. Se a tutto ciò aggiungiamo le attività criminali legate all’immigrazione irregolare, è facile comprendere perché esploda l’insicurezza dei cittadini, e soprattutto dei ceti più disagiati, costretti a pagare il prezzo dei nuovi venuti, oltre a quello più pesante della crisi, senza vederne alcun vantaggio. La legalità deve garantire la sicurezza, la prevenzione e il contrasto di fenomeni criminali che ostacolano la convivenza civile e alimentano le paure. Su questi temi possiamo passare all’attacco. Il centrodestra, infatti, agita il problema della sicurezza, ma aggrava ogni giorno la crisi di legalità con i condoni. Per proteggere il suo leader non esita a indebolire gli strumenti di controllo dei corpi dello Stato. La legalità non ha a che fare con il colore della pelle, e neppure con il taglio dell’abito. O è per tutti, oppure non è legalità. Noi crediamo che la legge debba essere uguale per tutti: per i ricchi e per i poveri, per gli italiani e per gli stranieri, per i giudici e per i politici, per chi è famoso e per chi non lo è. La domanda di sicurezza va presa sul serio, con una strategia coerente attenta a favorire la libertà invece di soffocarla, a creare un sistema moderno di certezze e di garanzie giuridiche, ad accrescere la convivenza civile. Vogliamo progettare la sicurezza mettendo a fattor comune le diverse risorse istituzionali e sociali, forze di polizia, magistratura, enti territoriali, polizie locali, associazionismo civile e servizi alla persona, assicurando la qualità del lavoro svolto dagli operatori pubblici che hanno il dovere di tutelare la comunità. Per realizzare le riforme abbiamo bisogno non soltanto dell’efficienza, ma anche del buon nome della pubblica amministrazione. Che si ottiene, come per le politiche industriali, attraverso meccanismi permanenti di riforma nelle molte e diverse strutture pubbliche, con strumenti efficaci di valutazione dei risultati e coraggiosi ripensamenti dell'organizzazione del lavoro, anche utilizzando l'occasione delle nuove tecnologie. La destra preferisce insultare la pubblica amministrazione, senza riformarla. E quale credibilità può avere il governo delle leggi ad personam per chiedere ai dipendenti pubblici di essere irreprensibili? Una riforma sana e virtuosa dell’amministrazione comincia dall’alto, con il buon esempio della politica. È una sfida anche per noi. A cominciare dai costi della politica che devono essere equiparati ai costi medi nei principali Paesi europei. Il Pd ha il compito di dare al Paese una classe politica di alto profilo morale, sobria nei comportamenti, animata dallo spirito di servizio e di rispetto per le istituzioni e la comunità. Ci sono nel territorio molti nostri giovani amministratori, cresciuti con questo impegno, da promuovere e da valorizzare.
Molto ben fatto. Centra ottimamente la relazione tra legalità e sicurezza che è fondamentale in tutto il paese. E mi piace molto, quando propone di contrattaccare, ma non imitando la destra, anzi.

Franceschini:
No a tutte le forme di illegalità ambientale, cominciando da una lotta senza quartiere alle ecomafie e dall'inserimento dei reati ambientali nel codice penale. [...] L'applicazione rigorosa delle regole è il presidio della legalità e del contrasto alla criminalità organizzata che uccide le potenzialità straordinarie di interi pezzi del Paese. [...]
[Il Mezzogiorno] non ha bisogno di assistenza o di aiuti generici ma richiede risorse per ridurre il divario infrastrutturale, per sostenere le imprese che investono, per colmare i ritardi del sistema formativo e, soprattutto, per vincere la battaglia nazionale per la legalità e contro le mafie.
Ancora secco, preciso, ma un po' frammentario.
Non sono d'accordo quando riduce il problema della legalità al Mezzogiorno.

Marino:
Vogliamo un Paese con un forte senso di legalità, rispettoso delle regole, consapevole dell’importanza dei doveri di ciascuno. Vogliamo un Paese sicuro in ogni senso: sicuro sul lavoro, sicuro per le strade, sicuro nelle città, che garantisca la sicurezza dei propri cittadini attraverso una protezione civile che lavori per prevenire e minimizzare le conseguenze delle calamità naturali e non solo per gestirne le conseguenze. Un Paese dove la giustizia sia efficiente, rapida e uguale per tutti. Un Paese in cui viga la certezza della pena e che rispetti la dignità dei detenuti. Un Paese libero dal cancro della criminalità organizzata, dal fardello dell’evasione fiscale, dalla corruzione, dall’inquinamento e dai rifiuti. Che tuteli con determinazione il paesaggio e il territorio, le sue bellezze artistiche e naturali e la sua eredità culturale, unica in tutto il mondo. Vogliamo un Paese che si prenda cura dei più deboli, che sostenga chi è in difficoltà. Un Paese in cui ci si prenda cura di coloro che hanno meno, dove il benessere della comunità sia misurato sul benessere degli ultimi.
Anche Marino centra bene il rapporto tra legalità e sicurezza, ma non approfondisce e, molto pragmaticamente, passa subito a fare proposte, anche se teoriche.

Per il futuro, in concreto, vediamo cosa propongono le mozioni riguardo alle alleanze:

Bersani:
La vocazione maggioritaria non significa rifiutare le alleanze, ma, al contrario, renderle possibili, perché costruite nella chiarezza, sulla base di vincoli programmatici. Non consiste nell’autosufficienza, ma nella capacità di ritrovare una funzione di rappresentanza popolare, e nell’impegno ad elaborare un progetto di governo che convinca il Paese. Non possiamo più confondere il bipolarismo, che è una conquista della nostra democrazia, con il bipartitismo, che non ha fondamento nella realtà storica, sociale e politica del Paese. Il primo banco di prova verrà dalle elezioni regionali del 2010. Sarà necessario sperimentare su basi
programmatiche larghi schieramenti di centrosinistra, alleanze democratiche di progresso alternative alla destra. Il nostro impegno comincia ora. I tanti italiani delusi da Berlusconi devono trovarci pronti, quando si volteranno dalla nostra parte.
Ok, abbiamo capito. Viva l'Unione.
Ma possibile che l'esperienza non abbia insegnato nulla?

Franceschini:
Vogliamo tornare a vincere e quindi sceglieremo la strada delle alleanze anche per il governo nazionale, come abbiamo fatto nei comuni e nelle province e come faremo il prossimo anno nelle regioni. Ma dobbiamo dire con chiarezza che non torneremo a quella stagione delle coalizioni frammentate e litigiose, costruite con l'unico collante del nemico. Quel tipo di coalizione che ha sempre colpevolmente coperto la qualità dell'azione dei governi di centrosinistra. Formeremo una alleanza che dia agli italiani la garanzia di un programma condiviso e realizzabile. Credibile non solo per vincere ma anche per poi riuscire a governare. E difenderemo i principi del bipolarismo e dell'alternanza tanto faticosamente conquistati. Non torneremo indietro, ad un centro-sinistra col trattino, basato su una divisione di compiti nel raccogliere consenso o nel rappresentare pezzi di società e che circoscriva la nostra capacità espansiva. Solo ipotizzarlo significa dichiarare fallita l'esperienza del Pd, che è nato proprio sul superamento di quella divisione di compiti e significa non avere capito che quello schema si trascina forse in pezzi di classe dirigente ma non esiste più da tempo nel nostro popolo. Un unico popolo fin da prima che nascesse il Partito democratico.
Sembra scritto apposta per distinguersi da Bersani, o viceversa. Sono sicuro che sui media si scateneranno le polemiche sul binomio bipolarismo/bipartitismo, confondendo le idee a tutti i non addetti ai lavori.
Comunque mi sento molto vicino a questa voglia di credibilità proposta da Franceschini, dopo le troppe brutte figure degli anni scorsi.

Marino:
Promuovere nuove alleanze su grandi priorità comuni per l’Europa: la nuova “Alleanza Progressista dei Democratici e dei Socialisti” a cui il PD ha dato vita al Parlamento Europeo non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per costruire un nuovo schieramento progressista e democratico in Europa e una nuova internazionale democratica, nel mondo. [...]
Un partito che guardi all’esterno, che si prenda cura degli elettori di tutto lo schieramento progressista, che apra con loro un confronto, che miri a rappresentarli il più possibile. Un partito che abbia un forte respiro maggioritario, che costruisca le proprie alleanze a partire dal proprio profilo e da quello che vuole per il Paese, non in base alla convenienza elettorale o al mero esercizio politicista di cui abbiamo avuto fin troppi esempi in questi anni. Un partito che non vuole ridurre le proprie ambizioni e la portata del proprio progetto. Un partito che sia ancora convinto che è necessario aprire un lungo ciclo riformista in Italia, e che intenda stabilizzare il bipolarismo. Un partito che voglia restituire dignità alla politica.
Mi piace l'idea del partito che si prenda cura degli elettori.
Marino mi sembra in questo caso sulla stessa linea di Franceschini, o viceversa.

Bene, e allora? Riassumendo.

Sul nucleare e sull'ambiente Marino non ha rivali.
Sulla legalità, sinceramente, l'analisi di Bersani è la più convincente.
Sulle alleanze sia Marino che Franceschini mi sembrano molto vicini a quello che penso.

Naturalmente è importante sottolineare la grande carica di rinnovamento, che a partire dai Piombini ed a seguire al Lingotto, si è concretizzata nella candidatura Marino, supportata da Giuseppe Civati, che conosco ed apprezzo da molto tempo.

Ho già scritto che le persone mi appaiono tutte ottime, ognuna con le sue caratteristiche e diversità, quindi penso e spero che il congresso sappia ragionare sulle idee, in un clima di civile competizione.

Ma viata l'analisi appena svolta in questo articolo, io sostengo Ignazio Marino.
Gimmi Perego