sabato 27 febbraio 2010

Chi ha ucciso il Lambro?


Quando ero piccolo, il Lambro era il simbolo dei fiumi inquinati in Italia.

Mi capitò, con gli Scout, anche di visitare numerosi paesi lungo il suo corso, per raccogliere le testimonianze degli abitanti, le proteste contro le puzze, le denunce degli scarichi chimici e così via. Negli stessi anni settanta ed ottanta, a partire dall'esempio del Parco del Ticino e sulla spinta di numerose iniziative (chi si ricorda l'Operazione Lambro pulito?)  nasceva il Parco della valle del Lambro e veniva concluso il depuratore di San Rocco, a cura del Consorzio di depurazione Alto Lambro. Il Lambro, almeno in Brianza ha così riacquistato, un po' alla volta, la sua purezza, vanificata però dalla scandalosa mancanza di un depuratore di Milano.

Ora questo attentato.


Anche se Monza ed il suo Parco sono state risparmiate, questo non toglie che si tratta di un attentato molto grave, che ha reso inutilizzabile il depuratore dell'Alto Lambro e sta devastando il corso inferiore del Lambro ed una parte consistente del Po. Il depuratore resterà fermo per settimane, quindi i liquami di tutta la Brianza verranno immessi nel fiume senza essere depurati, aggiungendo un ulteriore pesante danno all'ecosistema del Lambro e del Po, fino al mare Adriatico.

Chi ha aperto le cisterne della Lombarda Petroli di Villasanta sapeva bene cosa stava facendo, come spiega bene l'ottimo Antonio Piemontese qui. Ed altri ne stanno approfittando.
Tanto che mi viene forte il sospetto che dietro un gesto di questo genere ci possa essere qualcosa di molto grosso.

Ed è altrettanto chiaro che quel petrolio lì non doveva esserci.
Nel febbraio del 2009 la Lombarda petroli è uscita dalla lista dei siti pericolosi, sottoposti a particolari controlli. E per uscire le cisterne avrebbero dovuto essere pressoché vuote (meno di 5mila tonnellate, secondo la legge del 1999 citata da Pippo). Allora chi le ha riempite? Oppure chi ha dichiarato il falso?
E chi ha effettuato i controlli?

E poi perché il ritardo negli interventi? Non è la prima volta che si segnalano scarichi chimici nel Lambro, la neonata Provincia di Monza e Brianza avrebbe dovuto essere preparata, ma non sembra aver dato ottima prova di sé.

Intanto gli ambientalisti fanno sentire la loro vocemanifestano davanti ai cancelli della Lombarda petroli.
Dobbiamo chiedere con forza che si intervenga con decisione per ripristinare gli ecosistemi distrutti e per dare risposta alle molte domande di cui sopra: so che Pippo e Carlo si stanno dando da fare in Regione.

Continuerò a seguire con attenzione questa vicenda: facciamolo insieme
Gimmi

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